Svolta nel trattamento dei rifiuti in plastica: ecco l'enzima che li "mangia" in 24 ore - HDblog.it

2023-01-05 18:54:13 By : Mr. Ethan Do

Un giorno potremmo trovarci a dover ringraziare un enzima se riusciremo a ridurre l'impatto ambientale provocato dalla plastica. L'idea di sguinzagliare un catalizzatore per aiutarci nella lotta ai cambiamenti climatici non è nuova: risale al 2016, quando un gruppo di ricercatori giapponesi trovò un batterio che si serviva di enzimi per decomporre il polietilene tereftalato, meglio conosciuto come PET, in qualche settimana.

Un risultato eccezionale, se si considera che normalmente occorrono anche un centinaio di anni per degradare la resina, le cui notevoli proprietà antiusura e di resistenza al degrado naturale sono allo stesso tempo croce e delizia: rappresentano un vantaggio finché il PET ci è utile e un serio rischio per la flora e la fauna soprattutto degli ambienti marini quando lo si smaltisce, per così dire, in modo superficiale.

Negli anni la scoperta del gruppo di ricercatori giapponesi si è evoluta, dando fiducia alla scienza sul fatto che si potesse evolvere e migliorare ancora. Lo studio appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature lo certifica. Un team dell'Università del Texas è partita dai punti deboli della tecnologia di decomposizione artificiale basata sugli enzimi (che abbiamo provato a sfruttare anche per allungarci la vita) per cercare una via d'uscita con l'ausilio del machine learning.

Il motivo per cui finora la scoperta del 2016 e le successive evoluzioni non hanno trovato applicazioni pratiche è da ricondurre principalmente all'incapacità dell'enzima di operare in modo efficiente a basse temperature e con valori di pH a volte molto diversi. Il team americano ha lavorato su questi aspetti mettendo a punto un modello di machine learning che potesse prevedere quali mutazioni di un enzima PETase gli avrebbero consentito di andare oltre i limiti.

Per far questo ci si è serviti di un'ampia gamma di prodotti in PET, dai semplici contenitori alle bottiglie d'acqua passando anche, persino, dai tessuti. L'enzima di "nuova generazione" ottenuto è stato denominato PETase FAST, acronimo di Funzionale, Attivo, Stabile e Tollerante, il quale si è mostrato in grado di scomporre la plastica a temperature comprese tra i 30 e i 50 gradi Celsius e con un'ampia gamma di pH.

Messo alla prova con oltre 50 diverse tipologie di prodotti in PET, in alcuni casi si è dimostrato tanto efficace da degradare il materiale nel giro di 24 ore. L'aspetto più interessante è che l'enzima scompone il PET (un polimero) nel suo elemento base (monomero) a partire dal quale si possono poi realizzare dei nuovi oggetti in plastica, per cui il prodotto della decomposizione è un qualcosa che consente di risparmiare risorse. I ricercatori hanno brevettato la tecnologia e si augurano che possa essere messa in pratica.

Quando si considerano applicazioni per la pulizia dell'ambiente è necessario avere un enzima che funzioni nell'ambiente a temperatura ambiente - ha detto Han Alper, autore dello studio. - Questo requisito è il motivo per cui la nostra tecnologia in futuro avrà un vantaggio enorme. [...] Le possibilità garantite da questo processo per il riciclaggio all'avanguardia sono infinite in tutti i settori. Oltre a quello, ovvio, della gestione dei rifiuti, offre alle aziende di ogni settore la possibilità di riciclare i loro prodotti. Attraverso l'approccio sostenibile offerto da questo tipo di enzimi, possiamo iniziare a immaginare l'avvio di una vera economia circolare per la plastica.

Credits immagine in apertura: 123RF.

Si penso anch'io sia tossico e radioattivo contemporaneamente.

1. Apri il pacco 2. Scopri che è un vibratore o un fallo di gomma 3. Rasati la testa a specchio 4. Fatti dare il cellulare della tipa da Amazon e chiamala 5. ??? Profit

Con tutte le petroliere che hanno perso greggio e tutti i rifiuti tossici riversati direi che i mari non sono così tanto controllati...

No, è un rifiuto non riciclabile.

Ancora meglio, sei pure ad Amsterdam e vieni a chiedere consiglio su un sito italiano. Amico mio chiedi di un buon neurologo dove abiti dopo aver trovato una soluzione al tuo pacco.

Come hai ragione!!! Ma Putin lo possiamo considerare essere umano?

Non credo vogliano liberarlo nell'oceano... più probabile in luoghi limitati e controllati

Su questo non ho mai avuto il minimo dubbio.

Il problema è che i corrieri non sono sempre gli stessi. L’altro giorno mi trovo un camion davanti a casa mia di un piccolo supermercato . Vado fuori a vedere e mi ha consegnato il pacco Amazon. Sono rimasto un po’ sorpreso e perplesso

Ma non penso che lo scopo sia eliminare la plastica dagli oceani, quanto migliorarne la riciclabilità (che non è scontato)

La fonte dice anch'essa 30-50°C

Le temperature di lavoro sono ancora troppo alte, dai 30 ai 50 gradi. Per risolvere il problema più grande, che è l’inquinamento oceanico è praticamente inutile.

E finita la plastica mangerà noi?

Non potevi utilizzare parola più appropriata.

Scusa ma perché non contattare Amazon? Solitamente rispondono velocemente e risolvono i problemi abbastanza alla svelta. Oppure la prossima volta che ti consegnano qualcosa fermi un attimo il corriere, gli spieghi la situazione e gli dici di riprendersi il pacco.

e tutta la gente che lavora per le rinnovabili glielo dai tu lo stipendio!!! Sveglia!!! NO FEA!!! Meglio l'energia nostra prodotta a km 0, chissà cosa c'è dentro in quella aliena... ci controlleranno come robot!!!

No ma vedrai che il parlamento perderà tempo per cercare di farla. E alla fine non la farà.

quelle gassate sono a sezione tonda e sono più spesse. quelle dell'acqua minerale sono ormai tutte a sezione quadra e corrugate per risparmiare plastica.

Tanto i Nirvana non mi sono mai piaciuti :)

si però vai in loop :) ricicli e produci monnezza da riciclare.

Sono d'accordo riguardo al secondo punto. Sul primo parzialmente

Fatto sta che i vecchi piatti in plastica erano super resistenti, punto.

Progresso è quando si guadagnano caratteristiche positive senza dover rinunciare a nulla. Se si deve rinunciare a qualcosa, specie se molto importante, trattasi di Compromesso.

Beh, direi invece proprio di si.

No. io stavo parlando del fatto che qualunque ricerca scientifica arrivi su queste pagine, anche abbastanza neutra e positiva come questa, si sono quasi esclusivamente critiche superficiali, sfottò in effetti più che critiche.

Tant'è che facevo l'esempio di una ipotetica soluzione scientifica perfetta.

Il "pensiero critico" è poi, tutt’altra cosa

contatta Amazon o il corriere....

Niente, è che di questi tempi se dici certe cose passi per un complottista novax filoputin ammazza bambini. Comunque mica le risposte ai commenti devono attenersi all'articolo. Tu stavi parlando di pensiero critico mica dell'enzima.

Non è stata ancora fatta nessuna legge. Che poi è una modifica alla attuale. Quindi nessuna perdita di tempo "prezioso".

Non ho capito cosa c'entra con l'enzima dell'articolo l'Ucraina o il vaccino.

Non ho capito cosa c'entra con l'enzima dell'articolo l'Ucraina o il vaccino.

In 3 settimane non hai mai pensato di contattare direttamente Amazon?

Non penso che siano le critiche il problema. Il problema è quando non si sa come rispondere a esse. ben vengano le critiche e il pensiero libero purché basato su notizie vere. Detto da uno con 3 dosi di vaccino in corpo e dalla parte dell'Ucraina.

Gli emiliani li odio. Ma ho fatto questo sforzo.

Ma se contatti Amazon fanno tutto loro, senza sbattimenti.

Ma se scrivo ot rispondendoti, e ti dico di farla sterilizzare, poi sembra che sto parlando di sterilizzare gli enzimi?

Volevo dire che più che la causa scatenante, è stata una lente di ingrandimento.

Gli enzimi non sono batteri. Servono solo ad abbassare l'energia di attivazione di un processo che in altre parole rende possibile una trasformazione con un quantitativo energetico inferiore. Che poi è quello che dice l'articolo quando parla di temperature accettabili

la mia gatta ha le mestruazioni. Super ot. Come posso fare? Ma che diamine.....

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